Inevitabile l'aumento dell'IVA, secondo Passera ministro dello Sviluppo Economico, se non si trovano le risorse, e questa sarebbe un'ulteriore mazzata di non poco conto per gli italiani. Un passaggio dell'Iva dal 21% al 23% farebbe inevitabilmente aumentare i prezzi di tutto, a partire dal costo dei carburanti, costo che per oltre la metà è rappresentato da accise e tasse, per finire ai generi alimentari e a quelli di prima necessità che risentirebbero anch'essi dell'aumento del costo dei carburanti dal momento che in Italia viaggia tutto su gomma. Decidere aumenti del genere, troppo a cuor leggero verrebbe da dire, sulla testa degli italiani è una vera e propria follia. Per trovare le risorse basterebbe tagliare da subito, e non in porospettiva come invece vorrebbe fare l'esecutivo, le spese della pubblica amminsitrazione, a cominciare dal costo della politica che è assolutamente esorbitante e che gli italiani non sono più disposti a mantenere.
La rete è piena di messaggi indignati di persone che non vorrebbero più essere il bancomat dell'esecutivo, basterebbe cercare i tanti filmati su youtube in mp3 per rendersene conto, anche se probabilmente potrebbe essere necessario anche effettuare un vlc download per poter apprezzare meglio i tanti filmati. Ma è mai possibile che il governo non se ne renda conto? L'uscita dalla crisi non è solo il recupero del debito e della credibilità internazionale, della cui perdita nei mesi passati sono stati tutti responsabili, si proprio tutti, non solo l'esecutivo, ma anche chi lo dipingeva inaffidabile agli occhi del mondo; e costoro sedevano e siedono tutt'ora in Parlamento. Perchè l'uscita dalla crisi si possa compiere è necessario mettere mano a misure per la crescita, ma mortificando le risorse degli italiani come si è fatto fino a questo momento e come si continuerebbe a fare con l'aumento dell'Iva, si verrà a determinare una stagnazione, peggio, una contrazione dei consumi con una ricaduta occupazionale rilevantissima.
Per cui è necessario tagliare da subito le spese della politica, a partire dal numero dei parlamentari, per finire ai loro stipendi. Il 40% dei signori che attualmente ci governano sono più che sufficienti a portare avanti la baracca, anche quadagnando un 25-30% in meno dell'attuale, mentre gli altri potranno finalmente andare a lavorare, a cercarsi un lavoro, cercando finalmente di essere produttivi per il Paese. Ma questa è destinata a restare una pia illusione, perchè segnali in quel senso ancora non se ne vedono. Gli italiani dovranno continuare a fare i conti al centesimo per cercare di arrivare a fine mese, per cercare di poter accedere alla spesa sanitaria cresciuta a dismisura con i nuovi ticket, a cercare di non perdere la casa perchè non più in grado di pagare il mutuo, e tantissimo altro ancora. Ma ora basta, la misura è colma, ora è il momento di chi ha sempre avuto e tutt'ora ha dei privilegi di fare dei sacrifici, non quelli formali, quelli veri.
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